a cura di silvia mattina
Un’esperienza immersiva fra moda, arte e suono
14 e 15 dicembre lo Studio Legale Nervi & Zulli ospita una mostra immersiva che unisce moda, arte e suono, esplorando un processo di co-creazione fra Uomo e Natura.
In mostra gli abiti della designer Caterina Moro, le opere del Visual Artist Germano Serafini e l’opera sonora della Sound Artist Giulia Gagliardi.
È possibile visitare la mostra dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, su prenotazione, in fasce orarie. La visita è prevista per un massimo di 10 persone per turno, per preservare raccoglimento e spazio per i visitatori.
Per riservare un posto, basta cliccare sul link qui sotto e seguire le istruzioni.
La mostra è a cura di Silvia Mattina.
green threads
Il titolo trae ispirazione dall’opera Pink Threads (“Fili rosa”) e pone Madre Natura come filo conduttore dell’esposizione.
Green Threads nasce dal desiderio di ricucire un legame che forse non si è mai veramente spezzato: quello tra l’uomo e la natura. È un invito a fermarsi, a osservare da vicino, a riscoprire che ogni elemento intorno a noi ha un significato solo se lo consideriamo nella sua totalità, nella trama che unisce gesti, materiali, luoghi e pensieri. La natura non è solo un’ispirazione: è un linguaggio che si esprime attraverso di noi, e l’arte è uno dei suoi mezzi più potenti per raccontarsi.
L’arte del ‘900 ha rivoluzionato il nostro modo di percepire, aprendo un dialogo nuovo e profondo tra l’opera e lo spettatore. Questo approccio, che trae significato dalla relazione con chi osserva, ci ha insegnato a riconoscere nell’arte una riflessione continua su temi apparentemente distanti come la psicanalisi, l’economia e l’antropologia. Questi insegnamenti, ancora attuali, ci mostrano come l’arte non sia confinata a musei e gallerie, ma trovi la sua ragion d’essere anche in spazi inusuali. L’esposizione si sviluppa proprio da questa consapevolezza, trasformando uno studio legale in un luogo dove l’arte diventa un vero motivo di interazione, rendendo lo spazio stesso abitabile e vivo.
Green Threads è un viaggio tra uomo, natura e sostenibilità.
Caterina Moro
Debutta nel mondo della moda nel 2015 dopo aver conseguito una laurea in Musicologia, Canto Lirico e un master in Haute Couture. Ha presentato il suo brand nel 2017, unendo ricerca sartoriale ed esperimenti con i tessuti. Le sue collezioni, “Textile Art for Human Bodies”, riflettono un connubio tra arte, natura e sostenibilità, con collaborazioni artistiche e una grande attenzione ai dettagli.
Germano Serafini
Artista visivo che esplora i confini tra il visibile e l’invisibile attraverso la fotografia, utilizzata come mezzo concettuale oltre la sua funzione rappresentativa. La natura è la principale protagonista delle sue opere, che includono anche lavori di Land Art e installazioni performative. Predilige l’uso della pellicola e del bianco e nero, lavorando in camera oscura per mantenere viva una pratica classica in una visione contemporanea.
Giulia Gagliardi
Sound engineer di Roma, ha iniziato il suo percorso musicale con il pianoforte, esplorando in seguito chitarra, voce e musica elettronica. Ha studiato presso le “Fonderie Sonore” e collabora con lo Studio Blu di Roma. Recentemente, ha partecipato alla mostra “Connessioni Multiple”, creando opere sonore immersive e multisensoriali.
Silvia Mattina
Curatrice d’arte e giornalista, con un forte interesse per l’arte contemporanea e le pratiche artistiche sperimentali.
Ha collaborato con varie realtà culturali, curando la promozione e l’allestimento di numerosi progetti, con un forte interesse per la sperimentazione artistica e l’esplorazione di nuove forme espressive.
Co-creare con Madre Natura
Al centro dell’evento ci sono gli abiti della fashion designer Caterina Moro, che definisce le sue creazioni Textile Art for Human Bodies.
Le tre collezioni presentate – Metamorphoses, Heima e Macro Micro Big Bang – sono disposte lungo un percorso espositivo che guida il visitatore in un dialogo intimo tra arte e natura, offrendo una narrazione inedita che si sviluppa installazione dopo installazione.
La mostra rappresenta un dialogo continuo tra la creatività umana e l’azione della natura, un concetto che emerge chiaramente nelle opere di Caterina Moro. Le sue collezioni non sono semplici capi di abbigliamento, ma vere e proprie “piccole opere d’arte, che trasformano in modo armonioso il corpo di chi le indossa”. Come afferma la designer, “non perché io mi senta un’artista, ma perché l’arte volge lo sguardo verso il mondo che sento appartenermi.”.
I materiali sostenibili vengono trasformati in tessuti innovativi, arricchiti dalle stampe artistiche di Germano Serafini, che utilizza elementi come foglie, funghi e fiori per “dipingere” poeticamente sui capi. Le creazioni sartoriali diventano un’espressione tangibile della sinergia tra natura e arte, incarnando un nuovo paradigma di bellezza e sostenibilità.
A completare l’esperienza, l’arte sonora di Giulia Gagliardi interagisce con le opere, traducendo le emozioni delle collezioni in una dimensione acustica che coinvolge tutti i sensi.
Textile Art For Human Bodies
La natura è il filo conduttore di queste co-creazioni: dalle radici della terra, attraverso i tessuti di alta sartorialità e le immagini stampate su seta, fino all’esplosione sonora di un big bang creativo che avvolge il visitatore in un’esperienza multisensoriale. Il significato profondo di Green Threads risiede nel ricordarci che, così come nell’universo nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, anche la nostra relazione con il pianeta è un ciclo continuo.
La natura è il filo conduttore di queste co-creazioni: dalle radici della terra, attraverso i tessuti di alta sartorialità e le immagini stampate su seta, fino all’esplosione sonora di un big bang creativo che avvolge il visitatore in un’esperienza multisensoriale. Il significato profondo di Green Threads risiede nel ricordarci che, così come nell’universo nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, anche la nostra relazione con il pianeta è un ciclo continuo. Ogni scelta – dai materiali sostenibili ai luoghi non convenzionali per l’arte – diventa un gesto simbolico per affermare che è possibile costruire bellezza senza consumare, esistere senza distruggere, creare senza troncare. Abbiamo deciso di realizzare questa mostra perché crediamo che l’arte possa essere uno specchio in cui riconoscere noi stessi e il mondo, non come due realtà separate, ma come un’unica trama che si nutre di radici profonde e gesti armoniosi.
Green Threads non è solo un percorso visivo, ma una riflessione sul legame interdipendente tra Uomo e Natura. Lontano dalla retorica sui conflitti di questa relazione, la mostra esplora come ogni gesto creativo sia parte di una trama più ampia e complessa, in cui uomo e natura si intrecciano come fili verdi di un unico tessuto . Questo dialogo invita a immaginare nuove possibilità per vivere in equilibrio con il mondo che ci circonda, riconoscendo nella natura una presenza essenziale, a volte nascosta, ma sempre viva.
Testo critico, concept e curatela di Silvia Mattina.